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ASSOCIAZIONE Culturale storicum​​​

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Potete trovarlo su:
LaFeltrinelli.it
Mondadoristore.it
IBS.it
Libreriauniversitaria.it
Amazon
Edizionihaiku.com
Ordinabile in libreria

IRENE SALVATORI
"EROI E SANGUE NELLA ROMA ANTICA. LA FINE DELLA REPUBBLICA"
A tratti ironico e informale, demitizzante, questo libro narra degli ultimi 90 anni della Repubblica romana. È la storia costruita non come elenco di fatti ma intorno a uomini le cui gesta appartengono a un passato talmente lontano che sembra non possa essere mai esistito. Eppure questi uomini vissero, respirarono, odiarono, amarono, lottando con forza e coraggio per le proprie convinzioni. È il racconto della grandezza di eroi noti o dimenticati che avevano un sogno solo: Roma.
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​ potete trovarlo su Amazon e nelle librerie online
Edizioni Mursia
Con il contributo del Museo storico della Liberazione di Roma.
IRENE SALVATORI
ROMA VIOLATA
Il vento e le ombre
8 settembre-24 marzo 1944

Nei primi mesi dell’occupazione di Roma, dall’armistizio dell’8 settembre 1943 al drammatico omicidio di massa delle Fosse Ardeatine, si sono intrecciate le vicende di tanti uomini e tante donne che hanno dovuto affrontare uno dei momenti più dolorosi della Storia del nostro Paese. Irene Salvatori racconta la Resistenza come una pluralità di voci: militari, civili, gente comune. Nel narrare della Roma occupata, si sofferma sulla figura del maresciallo dei Carabinieri Francesco Pepicelli che, insieme ad altre 334 persone, venne ucciso nel massacro delle Fosse Ardeatine e insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Memoria. La testimonianza del maresciallo, discreta ma presente, è affidata alle sue lettere e ai ricordi della famiglia ricomposti in chiave romanzata. Corredano il testo note e allegati in cui si possono leggere direttamente i documenti e le sentenze giuridiche dei protagonisti di quei mesi così terribili.
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Un paese in guerra in cui vivere è difficile. Un mondo in corsa verso il progresso gettato nel primo folle conflitto mondiale. Una "guerra grande" che travolse e sconvolse tutti: uomini, donne e bambini. C'è un protagonista, Teo, a volte presente nella narrazione, talora silente o solo citato. Teo non è un eroe, non è nessuno, eppure è emblematico. È un matto, un "folle di guerra", una persona la cui anima si è spezzata senza rimedio. Narrare la sua esperienza è raccontare la storia di un'intera generazione, è un omaggio dovuto. Il libro si articola in piccoli saggi in ognuno dei quali è descritto un aspetto del vivere quotidiano dell'Italia e degli Italiani nella Prima guerra mondiale, dalla vita in trincea alla medicina, dalle donne e bambini ai profughi, dalla decimazione dei soldati ai prigionieri, dalla poesia alla elaborazione dei lutti. Un linguaggio divulgativo, diretto e tagliente accompagna lettore e autore in un dialogo continuo alla scoperta, di capitolo in capitolo, della storia della "guerra dei molti voluta dai pochi". Coronano il libro la prefazione di Luigi Ciuti e il saggio sullo stress post traumatico di Isabella Lo Castro.
 Potete acquistarlo su Amazon, in tutti gli store online e ordinarlo in libreria





Domenica 17 ore 10.15. Cimitero Acattolico di Roma. Memorie di oggi e di ieri.

3/12/2019

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​Può un cimitero essere considerato il terzo maggior museo all’aperto del mondo?  La risposta è in questo caso assolutamente affermativa, visto che ci stiamo riferendo al Cimitero Acattolico di Roma, il terzo più visitato nel mondo per il suo fascino romantico e per via delle tante sculture presenti che rappresentano l’ultima dimora dei numerosi artisti e illustri che furono ribelli nello spirito, donandoci le pagine più alte della poesia mondiale. Ricco di memorie storiche, il cimitero si affaccia sulla Piramide Cestia, della quale parleremo nel corso della visita e ospita nomi illustri di artisti quali Keats e di politici quali Gramsci. Un luogo di immenso fascino, assolutamente da non perdere. Costo della visita 10 euro + 3 euro di offerta al museo/cimitero e 1,50 di cuffiette obbligatorie. Max 20 persone
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Domenica 3 ore 10.20. Museo della Crypta Balbi e sotterranei

2/25/2019

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​Uno dei musei più amati dalla Storicum. Un sito all'avanguardia. perfettamente fruibile in ogni suo aspetto. Gli scavi hanno riportato alla luce il teatro che Lucio Cornelio Balbo fece erigere nel 13 a.C. Nel corso dei secoli l'area fu soggetta a notevoli cambiamenti di destinazione d'uso. La Crypta Balbi è emblematica del mutare di Roma nel corso dei secoli: in età altomedievale nel sito si insediò la chiesa-convento di Santa Maria Domine Rose, con il suo orto e gli annessi. in età rinascimentale vi fu eretto il Convento si Santa Caterina ( del quale è famosa la processione delle "zitelle"). la riutilizzazione dello spazio urbano nel corso del tempo interrerà le arcate del teatro nel quale verranno ricavate delle botteghe anguste , "le botteghe oscure". Insomma, la particolarità della Crypta Balbi, nel contesto del Museo nazionale romano, è di essere un museo di archeologia urbana, che ricerca e documenta l'evoluzione di quello spazio, dei suoi insediamenti e delle sue destinazioni d'uso lungo i secoli. Nella parte museale vera e propria una vastissima raccolta dei reperti che testimoniano la continuità abitativa della zona dall'epoca romana ai giorni nostri. Prima domenica del mese ingresso gratuito. Durata della visita 2 ore abbondanti. Costo 10 euro.  Prenotazione obbligatoria al 3383434358
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domenica 24/2 ore 15.00. Caravaggio. II itinerario. Santa Maria del Popolo e la Roma carbonara

2/18/2019

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​Su quella che un tempo fu l’area del Sepolcro dei Domizi Enobarbi che ospitò anche la tomba di Nerone, Pasquale II nel 1099 fece erigere una chiesa, pagata dal popolo romano, da cui il nome Santa Maria del popolo. La chiesa vanta nomi illustrissimi della storia dell’arte italiana. Da Bramante a Carlo Maderno, da Raffaello e Bernini nella cappella Chigi, a Pitturicchio a Carlo Maratta nella Cappella Cybo, Caravaggio e Annibale Carracci nella Cappella Cerasi. In questa Cappella scandalo e meraviglia suscitarono le due famose tele del genio indiscusso, Michelangelo Merisi da Caravaggio: la Crocifissione di Pietro e la Conversione di Saulo. Della prima fece mormorare la violenza e la fragilità del vecchietto che rappresentava l’apostolo Pietro, della seconda le terga del cavallo in bella mostra, protagoniste indiscusse del quadro. Uscendo dalla chiesa siamo a Piazza del Popolo, luogo di secolari memorie, che ci immergono in una Roma popolata di leggende e di fantasmi noti nella tradizione popolare della città eterna. Torneremo anche sul set del fil di Luigi Magni “ Nell’anno del Signore” per raccontare la storia, sconosciuta ai più dei due eroi carbonari, Targhini e Montanari che, nella Roma papalina, trovarono qui la morte per mano dell’ultimo boia di Roma, Mastro Titta.
Ingresso gratuito + 10 euro la visita guidata + 2 euro gli auricolari, obbligatori nei luoghi di culto. Durata della visita 2 ore e mezzo.
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Domenica 27 ore 11.00. Vicus Caprarius. La città dell'acqua. Roma sotterranea

1/22/2019

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​A tutti è nota la celebre Fontana di Trevi, meno noto è il percorso sotterraneo che si estende sotto il rione Trevi. Di questo intricato dedalo di antiche vestigia fa parte l’area archeologica sotterranea del Vicus Caprarius – la Città dell’Acqua: le strutture di una domus d’epoca imperiale, il castellum aquae dell’Acquedotto Vergine ed i suggestivi reperti (tra cui il celebre volto di Alessandro helios) venuti alla luce nel corso dei lavori di ristrutturazione dell’ex Cinema Trevi. In un viaggio a ritroso nel tempo sarà possibile toccare con mano la millenaria stratificazione di Roma ed osservare le testimonianze archeologiche dei grandi eventi che hanno caratterizzato la storia della città, dalla realizzazione dell’Aqua Virgo all’incendio di Nerone, dal sacco di Alarico all’assedio dei Goti. Biglietto 3 euro +10 la visita guidata. Durata della visita 1 ora. Max 20 persone. Prenotazione obbligatoria
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Domenica 13 gennaio ore 10.30. Centrale Montermatini. L'uomo e la macchina

1/10/2019

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Prenotazione obbligatoria al 338 3434358
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LA CENTRALE MONTERMARTINI. L’UOMO E LA MACCHINA

La centrale termoelettrica Montemartini fu inaugurata dalla giunta Nathan il 30 giugno 1912: era il primo impianto pubblico di produzione elettrica dell'allora "Azienda elettrica municipale". Dismessa la centrale, perchè obsoleta, dal 1995 ospitareperti archeologici di incredibile qualità e importanza provenienti da varie collezioni prima tra tutte, quella dei Musei Capitolini. L'allestimento è caratterizzato dall'intreccio di immagini di archeologia classica e immagini di archeologia industriale, con i macchinari della centrale che fanno da sfondo alle sculture (o viceversa, secondo i punti di osservazione all'interno della sala). Molto suggestiva la presenza inquietante dei due giganteschi ed ormai silenziosi motori Diesel della centrale, ognuno dei quali è solidale ad un alternatore, tutti simboli di quel secolo che ha visto l'avvento della maggior parte delle più straordinarie tecnologie dell'era moderna. Biblietto euro 7,50. gratuito per i possessori di MIC card. + 10 euro la visita guidata. Durata della visita 2 ore circa.
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Domenica 6 gennaio ore 10.30. Il Palatino: la Roma dei re e i luoghi del potere

1/3/2019

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Prenotazione obbligatoria al 3383434358
Prima domenica del mese ingresso gratuito

Il Palatino non è un semplice sito archeologico, ma un mondo da scoprire. Le origini di Roma, confermate dagli scavi archeologici, le residenze di epoca repubblicana delle più illustri famiglie romane, la casa di Augusto, i palazzi imperiali: tutto questo e molto altro nel sito tra i più famosi e importanti del mondo. Dalle persistenze archeologiche ricostruiremo una civiltà nel suo divenire , da un piccolo agglomerato di capanne all’Impero tra i più vasti e temuti del mondo antico. Prima domenica del mese ingresso gratuito + 10 euro la visita guidata. durata 3 ore e mezza
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domenica 6 gennaio ore 16.00. I mercati di Traiano. Shopping e commercio nell'Antica Roma.

1/3/2019

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Prima domenica del mese ingresso gratuito per i residenti
Prenotazione obbligatoria al 3383434358

I Mercati di Traiano costituiscono un esteso complesso di edifici di epoca romana nella città di Roma, sulle pendici del colle Quirinale. Dal 2007 ospitano il "Museo dei Fori Imperiali". Il complesso, che in origine si estendeva anche oltre i limiti dell'attuale area archeologica, in zone oggi occupate da palazzi moderni, era destinato principalmente a sede delle attività amministrative collegate ai Fori Imperiali, e solo in misura limitata a attività commerciali, che forse si svolgevano negli ambienti aperti ai lati delle vie interne. I mercati sorsero  contemporaneamente al Foro di Traiano, agli inizi del II secolo, per occupare e sostenere il taglio delle pendici del colle Quirinale, ed è separato dal Foro per mezzo di una strada basolata. Riprende la forma semicircolare dell'esedra del foro traianeo e si articola su ben sei livelli.Le date dei bolli laterizi sembrano indicare che la costruzione risalga in massima parte al regno di Traiano e forse è da attribuire al suo architetto, Apollodoro di Damasco, sebbene sia possibile che il progetto fosse già stato concepito sotto Domiziano, alla cui epoca potrebbe essere attribuito almeno l'inizio dei lavori di sbancamento. Biglietto gratuito per i residenti a Roma +10 euro la visita guidata. durata 2 ore
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Domenica 30 dicembre ore 11.00. Ara Pacis Augustae. La Roma di Augusto

12/17/2018

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Prenotazione obbligatoria al 3383434358
​Il 4 luglio del 13 a.C. Ottaviano Augusto è ormai il padrone indiscusso di Roma. Nella sua persona si concentrano poteri e prestigio tanto importanti e illustri da poterlo considerate, anche se non ufficialmente, il primo imperatore di Roma. Per affermare davanti al mondo la nuova rinascita e la nuova pace del mondo Romano portata dal nuovo governo, Augusto dedica un’ara che poi verrà inaugurata il 30 gennaio del 9 a.C. dal Senato. Il luogo prescelto è il Campo Marzio. Oggi l’Ara è situata accanto al Mausoleo di Augusto, la tomba dinastica destinata ad ospitare la tomba dell’Imperatore e della famiglia Giulio-Claudia. Nel corso della tarda antichità e nel Medioevo fu usata come cava di marmo. Solo agli inizi del‘900 furono intrapresi scavi regolari per il recupero ed il restauro del monumento. L’ara, interamente in marmo, è l’autocelebrazione di Augusto e della sua famiglia come diretti discendenti da Enea e da dalla dea Venere. È la sintesi dell’arte greca classica, ellenistica e prettamente romana, in un programma di ritorno alla maestosità dell’arte del passato, celebrativa ma al contempo modernissima. Un luogo di grande fascino. Dove l’avventura dell’Impero ebbe inizio. Biglietto euro 10,50. per i cittadini residenti in Roma 8,50. Gratuito con la MIC +10 euro la visita guidata. Durata della visita 1 ora e mezzo


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Domenica 9 dicembre ore 10.30. Sotterranei della Basilica di San Crisogono a Trastevere. Meraviglie di Roma sotterranea.

12/3/2018

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Prenotazione obbligatoria
​I sotterranei di San Crisogono conservano le vestigia di uno dei più antichi tituli sorti in Trastevere. Crisogono morì martire sotto l’imperatore Diocleziano tra il 304 ed il 305. La scoperta della basilica paleocristiana avvenne nel 1907 durante una campagna di scavi per conto del Ministero di Belle Arti, sebbene fosse già nota l’esistenza dei resti antichi sotto il livello moderno. Con i primi scavi venne alla luce la schola cantorum, il recinto presbiteriale, la confessione e la cripta semianulare con resti di pitture di Santi. Lo scavo proseguì quindi nell’aula basilicale e nei due ambienti laterali dell’abside. La forma particolare della chiesa, con una sola navata invece di tre, e la presenza di diverse vasche fa supporre la possibile riconversione a luogo di culto di un precedente locale commerciale, forse una fullonica destinata alla tintura dei tessuti, non fuori contesto in un'area corrispondente a un distretto commerciale dell'epoca.Sono stati ritrovati affreschi dell'VIII e XI secolo, che includono un Papa Silvestro che cattura il drago, San Pantaleone che guarisce il cieco, San Benedetto che guarisce il lebbroso e Salvataggio di san Placido.L'interno, basilicale, è diviso da tre navate da ventidue antiche colonne di granito con capitelli di stucco, aggiunti con il restauro apportatovi nel Seicento, e fu decorato da Pietro Cavallini. Alla sua scuola appartiene il mosaico absidale. Due colonne di porfido, le più grandi che siano a Roma, sorreggono l'arco trionfale. Il bel pavimento cosmatesco ricopre l'intera superficie della chiesa. Nel soffitto seicentesco a grandi lacunari intagliati e dorati con fondo azzurro è posta una copia del "Trionfo di San Crisogono", magnifica opera del Guercino.
Durata della visita 1 ora.  Ingresso 3 euro + 10 euro la visita guidata
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Domenica 2 dicembre ore 10.30. Visita al Foro Romano. 2000 anni di Storia e bellezza

11/26/2018

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Prenotazione obbligatoria al 3383434358
Il cuore di Roma. Un viaggio a ritroso nel tempo alla scoperta delle nostre origini. Ab Urbe Condita (dalla fondazione di Roma), fino ad oggi, la visita prenderà in esame i monumenti e i personaggi che, tra storia e leggende, hanno contribuito ad affermare la potenza di Roma nel mondo. Un sito archeologico ricco di testimonianze uniche al mondo. Una bella passeggiata nella Storia e nella vita quotidiana di Roma, dalle origini (parleremo dei nuovi scavi che testimoniano la verità delle leggende che ci sono state tramandate) alla fine del mondo antico.
Prima domenica del mese ingresso gratuito .
Costo della visita 10 euro. durata 3 ore
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Domenica 25 ore 10.30. Le terme di Caracalla. Svago e divertimenti della Roma antica

11/19/2018

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“Alle terme di Caracalla i Romani giocavano a palla, dopo il bagno verso le tre tira tira a me, che la tiro a te…” così recita la strofa di una canzonetta degli anni ’50. Le Terme di Caracalla o Antoniniane (in latino: Thermae Antoninianae, dal nome completo dell'imperatore Caracalla, appartenente alla dinastia dei Severi) costituiscono uno dei più grandiosi esempi di terme imperiali a Roma, ancora conservate per gran parte della loro struttura e libere da edifici moderni. Furono fatte costruire dall'imperatore sul Piccolo Aventino tra il 212 ed il 216 d.C. (come dimostrano i bolli laterizi) in un'area adiacente al tratto iniziale della via Appia, circa 400 m al di fuori dell'antica Porta Capena e poco a Sud del venerato Bosco delle Camene. Queste terme pubbliche furono le più imponenti mai edificate nell'Impero romano fino all'inaugurazione delle Terme di Diocleziano (306). Servivano principalmente i residenti della I, II e XII regione augustea (tutta l'area compresa tra il Celio, l'Aventino e il Circo Massimo). Le terme erano dotate di un complesso reticolo di ambienti sotterranei, dove si trovavano le stanze di servizio che permettevano una gestione pratica del complesso termale del tutto nascosta agli occhi dei frequentatori.
Ingresso 8 euro+ 10 la visita guidata. Durata 2 ore
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Domenica 18. ore 10.30. Mostra "La Roma dei Re. Il racconto dell'Archeologia" ai Musei Capitolini.

11/12/2018

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​​100 anni di scavi per riportare alla luce e alla memoria le origini di Roma e il mondo dal quale nacque la città eterna. Un’emozione senza pari poter toccare la storia con mano e capire come tutto ebbe inizio. Il percorso espositivo - che inizia a partire dal limite cronologico più recente, il VI secolo a.C., e arriva fino al X secolo a.C. - si snoda in diverse sezioni: Santuari e palazzi nella Roma regia, con reperti provenienti dall’area sacra di Sant’Omobono nel Foro Boario presso l’antico approdo sul Tevere; I riti sepolcrali a Roma tra il 1000 e il 500 a.C., con corredi tombali dalle aree successivamente occupate dai Fori di Cesare e di Augusto e dal Foro romano; L’abitato più antico: la prima Roma, con il plastico di Roma arcaica per un viaggio a ritroso nel tempo dalla Roma di oggi a quella delle origini; Scambi e commerci tra Età del Bronzo ed Età Orientalizzante, con testimonianze provenienti in massima parte dalla necropoli dell’Esquilino, uno dei complessi più importanti della Roma arcaica; e le sezioni Indicatori di ruolo femminile e maschile, Oggetti di lusso e di prestigio, e Corredi funerari “confusi”, che contengono reperti e oggetti provenienti anch’essi per lo più dalla necropoli dell’Esquilino a testimonianza di quella che poteva essere la ricchezza originaria della necropoli.
Durata della visita 2 ore. Biglietto 15 euro o 13 per i residenti in Roma. Gratuito per i possessori di Mic. + 10 euro la visita guidata
 
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Sabato 17 ore 16.00. La terme di Diocleziano. Area archeologica e museo

11/12/2018

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​Le Terme di Diocleziano sono il più grande complesso termale dell'antica Roma. Iniziate dall'imperatore nel 298 d.C. furono aperte al pubblico nel 306 d.C. Oggi il sito archeologico è fruibile in tutta la sua interezza. Nel corso del tempole terme subirono il destino della grandissima parte dei monumenti romani, utilizzate nei secoli come cava di materiali edili anche di pregio da riutilizzare per altre costruzioni, mentre le aule venivano adibite a vari usi privati . Il riuso degli ambienti interessò soprattutto il corpo centrale delle Terme (calidarium, tepidarium e natatio) nel quale venne costruita da Michelangelo la Basilica di Santa Maria degli Angeli. Il museo ospita un'importantissima collezione epigrafica con iscrizioni provenienti da Roma e dal mondo romano (alcune molto divertenti per la loro immediatezza e semplicità) e una sezione pregevole di reperti di scavo di necropoli protostoriche di Roma e del Lazio. Un sito imperdibile per la vastità e varietà degli aspetti storici , culturali e sociali di cui esso è testimone e custode. 
Durata della visita 2 ore circa. Biglietto euro 7+ 10 euro la visita guidata
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domenica 11 ore 11.30. Apertura starordinaria del Colombario di Pomponio Hylas

11/5/2018

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Il colombario, scoperto nel 1831 da Pietro Campana, è situato a poca distanza dalle mura Aureliane e vi si accedeva da un diverticolo della via Latina. Fu costruito nel periodo compreso tra il principato di Tiberio e quello di Claudio (14-54 d.C.) e fu utilizzato sino al II sec. d.C. accogliendo, in età flavia, le ceneri del liberto Pomponio Hylas. Il colombario è un ambiente sepolcrale le cui pareti erano occupate da nicchie nella quali venivano deposte le urne cinerarie dei defunti. In un mosaico sui gradini dell’ingresso è riportata un’iscrizione col nome dei coniugi sepolti all’interno della tomba. Da questa sappiano che il proprietario, Pomponio Hylas, fu un liberto, il quale aveva comprato il sepolcro da un altro liberto il cui nome è inciso nell’edicola principale al di sotto di una grande abside. Vivaci decorazioni pittoriche, dalla complessa ed erudita simbologia, e stucchi decorano tutto il colombario, evidenziando come il nostro personaggio fosse una persona colta e aperta al mondo della musica e delle arti. Un piccolo gioiello che Roma ci ha lasciato quasi intatto, assolutamente da non perdere. Posti limitati.
Durata della visita 1 ora. ingresso 4 euro ridotto 3 euro. Gratuito per i possessori di Mic + 10 di visita guidata.
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Sabato 10 novembre ore 16.00 Galleria Nazionale d'Arte Moderna. Le Avanguardie storiche tra '800 e '900

11/5/2018

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​La Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea custodisce la più completa collezione dedicata all’arte italiana e straniera tra XIX e XXI secolo. Tra i dipinti, disegni, sculture e istallazioni, le quasi 20.000 opere della raccolta sono espressione delle principali correnti artistiche degli ultimi due secoli, dal Neoclassicismo, all’Impressionismo, dal Divisionismo alle avanguardie storiche dei primi anni del ‘900, dal Futurismo e Surrealismo, al più cospicuo nucleo di opere d’arte italiana tra gli anni ’20 e gli anni ’40, dal movimento di Novecento alla cosiddetta Scuola Romana. Nella visita prenderemo in esame novant’anni anni circa di arte e di ricerca con particolare attenzione alla produzione artistica degli anni a cavallo tra ‘800 e ‘900, inquadrando tale produzione nel quadro storico  europeo.
Durata della visita 2 ore.  Biglietti. Intero 7,50. Ridotto per i residenti in Roma 6,50. Gratuito per i possessori di Mic. + 10 euro la visita guidata
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Domenica 4 novembre ore 10.30   I mercati di Traiano. Shopping e commercio nell'antica Roma

10/29/2018

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I Mercati di Traiano costituiscono un esteso complesso di edifici di epoca romana nella città di Roma, sulle pendici del colle Quirinale. Dal 2007 ospitano il "Museo dei Fori Imperiali". Il complesso, che in origine si estendeva anche oltre i limiti dell'attuale area archeologica, in zone oggi occupate da palazzi moderni, era destinato principalmente a sede delle attività amministrative collegate ai Fori Imperiali, e solo in misura limitata a attività commerciali, che forse si svolgevano negli ambienti aperti ai lati delle vie interne. I mercati sorsero contemporaneamente al Foro di Traiano, agli inizi del II secolo, per occupare e sostenere il taglio delle pendici del colle Quirinale, ed è separato dal Foro per mezzo di una strada basolata. Riprende la forma semicircolare dell'esedra del foro traianeo e si articola su ben sei livelli. Le date dei bolli laterizi sembrano indicare che la costruzione risalga in massima parte al regno di Traiano e forse è da attribuire al suo architetto, Apollodoro di Damasco, sebbene sia possibile che il progetto fosse già stato concepito sotto Domiziano, alla cui epoca potrebbe essere attribuito almeno l'inizio dei lavori di sbancamento. un appassionante e divertente viaggio nel mondo della gente comune. la vita quotidiana dei commerci e dei negozi di Roma e alla scoperta di una delle meraviglie architettoniche del mondo antico.
Durata della visita 2 ore. ingresso gratuito per i residenti in Roma+ 10 euro la visita guidata.
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I sepolcri repubblicani di Via Statilia. Apertura straordinaria!!!                    domenica 28 ottobre ore 11.30

10/22/2018

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​La zona dell'Esquilino fu anticamente, fino all’epoca repubblicana, uno degli spazi adibiti a necropoli. Successivamente, con il boom demografico della fine della Repubblica e con l’inizio dell’Impero, l’area andò perdendo la sua funzione di cimitero e vide fiorire orti e ville private. Tra queste è famosa la villa di Mecenate,  “ministro della cultura” e amico di Augusto.  All'angolo tra via Statilia e via di Santa Croce in Gerusalemme, furono rinvenuti nel 1916 alcuni sepolcri Repubblicani, risalenti al 100 a.C. circa e interrati nel secolo successivo. Tali sepolcri erano originariamente allineati lungo l'antica strada definita anche "via Celimontana" che portava dalla zona di Porta Maggiore verso il Celio .Il più antico, databile al 100 a.C. e appartenuto al libraio Publio Quinzio consta di una facciata a blocchi di tufo in cui si apre una porta centrale, fiancheggiata da due scudi rotondi ricavati dai blocchi della facciata. Il sepolcro adiacente, di poco successivo e costituito da due celle vicine con ingressi distinti, presenta sulla facciata i ritratti in bassorilievo dei defunti.Il sepolcro più recente (databile alla metà del I secolo a.C. circa), ha invece la forma di un antico altare in blocchi di tufo e peperino. Il graduale innalzamento del terreno seppellì, in seguito, i sepolcri, assicurandone la conservazione nel tempo .Immediatamente di fronte ai sepolcri è l'ingresso a una piccola area sotterranea in cui è possibile vedere i resti di due antiche condutture d'acqua (già in origine sotterranee), costituite da blocchi di tufo scavati al centro e incastrati l'uno nell'altro.
Ingresso 4 euro  +10 euro la visita guidata. Ingresso gratuito per i possessori di Mic. Durata della visita 1 ora.
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Domenica 21 ottobre ore 15.30      Area archeologica di San Clemente. Roma sotterranea.

10/15/2018

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Prenotazione obbligatoria
​I sotterranei della Basilica di San Clemente sono uno dei luoghi più suggestivi di Roma. La Basilica si articola su tre livelli: La basilica che oggi vediamo è stata edificata nel XII secolo ed è collegata al convento domenicano. Il complesso riveste una grande importanza perché si trova al di sopra di antichi edifici interrati per due livelli di profondità, il più antico dei quali risale al I secolo d.C.; i due livelli al di sotto dell'attuale basilica sono stati riscoperti e portati alla luce dal 1857, grazie a padre Joseph Mullooly O.P. Il secondo livello XI-IV secolo d.C. ospita la basilica antica. Qui si possono ammirare gli affreschi paleocristiani delle Storie di Sisinno scritte in volgare ed interessanti sarcofagi ed epigrafi romane. Il terzo livello è il più antico e qui si possono ammirare il famoso Mitreo con annessa la scuola mitraica, gli ambienti della domus romana del quale faceva parte, i resti di un'insula a più piani e, separati da una un vicolo strettissimo, i resti di un antico edificio utilitario. 
Durata della visita 2 ore circa. 
Biglietto d’ingresso 10 euro +10 euro la visita guidata
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domenica 14 ottobre ore 11.30     Insula romana dell'Aracoeli.  Apertura Straordinaria!!!

10/8/2018

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L'edificio, originariamente di 5 piani, risale al II secolo e testimonia abbastanza fedelmente l'urbanistica estensiva di Roma nella piena età imperiale, con esempi confrontabili a Ostia. Nel Medioevo dalla parte più alta dell'edificio fu ricavata la piccola Chiesa di San Biagio de Mercato (sul pendio ai piedi del Campidoglio e dell'Aracoeli era infatti situato un mercato, fino al XV secolo). L'insula romana era un fabbricato in muratura (altre tipologie di insulae erano in legno), aveva forse sei piani, ma ne sono stati recuperati solo quattro, considerando anche il mezzanino, tutti ben conservati tranne l'ultimo, di cui rimangono solo alcune tracce. Come molti coevi edifici di questo tipo, al pian terreno ospita delle tabernae, piccoli locali affacciati su una corte e riparati da un porticato, e che probabilmente erano destinati all'uso di negozio o magazzino.  Si è calcolato che l'insula romana potesse ospitare circa 380 persone e la si considera testimonianza diretta di come vicino alla zona monumentale della Roma imperiale, alle pendici del colle più importante e più sacro della città, vivessero comunque i cittadini normali, i plebei, anche se in condizioni poco confortevoli. Il sito è uno dei più suggestivi e meno conosciuti di Roma antica, una scoperta e un tuffo nella vita quotidiana di 2000 anni fa.
Ingresso 4 euro + 10 di visita guidata. durata 1 ora circa . Ingresso gratuito per I possessori di Mic.
 

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Domenica 30 ore 10.30.                 Nella terra degli Etruschi. Cerveteri:necropoli della Banditaccia e tombe rupestri

9/24/2018

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Nella terra degli Etruschi! Rasenna è in nome con cui gli etruschi definivano se stessi. Cerveteri, città costiera con l’importante porto di Pyrgi, fu una delle città etrusche più potenti e prestigiose. La sua necropoli con i suoi circa 400 ettari di estensione si trovano molte migliaia di sepolture (la parte recintata è visitabile rappresenta soli 10 ettari di estensione e conta circa 400 tumuli), dalle più antiche del periodo villanoviano (IX secolo a.C.) alle più "recenti" del periodo etrusco (III secolo a.C.). La sua origine va ricercata in un nucleo di tombe villanoviane nella località Cava della Pozzolana, ed il nome "Banditaccia" deriva dal fatto che dalla fine dell'Ottocento la zona viene "bandita", cioè affittata tramite bando, dai proprietari terrieri di Cerveteri a favore della popolazione locale. Vista la sua imponenza, la Necropoli della Banditaccia è la necropoli antica più estesa di tutta l'area mediterranea. Le sepolture più antiche sono villanoviane (dal IX secolo a.C. all'VIII secolo a.C.), e sono caratterizzate dalla forma a pozzetto, dove venivano custodite le ceneri del defunto, o dalle fosse per l'inumazione. Dal VII secolo a.C., periodo etrusco, si hanno due tipi di sepolture, quelle a tumulo e quelle "a dado". Queste ultime consistono in una lunga schiera di tombe allineate regolarmente lungo vie sepolcrali. Nella parte visitabile della Necropoli della Banditaccia ci sono due di queste vie, via dei Monti Ceriti e via dei Monti della Tolfa, risalenti al VI secolo a.C. Le sepolture a tumulo sono caratterizzate da una struttura di tufo a pianta circolare che racchiude all'interno una rappresentazione della casa del defunto, con tanto di corridoio (dromos) per accedere alle varie stanze. La dovizia di particolari dell'interno di queste sepolture ha permesso agli archeologi di venire a conoscenza della vita quotidiana degli Etruschi. Il luogo è uno dei più affascinanti tra le aree archeologiche oggi rimaste e i visitatori sentono la suggestione di questa civiltà tra le più importanti e culturalmente avanzate dell’Italia antica. Biglietto 8 euro+ 10 euro la visita guidata. Durata della visita 4 ore circa, esclusa la pausa pranzo. Si consiglia abbigliamento comodo, pranzo al sacco.
 
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domenica 23 ore 9,30. Area archeologica delle Tombe di Via Latina. Apertura straordinaria

9/17/2018

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​Il parco che sorge sull’antica via Latina conserva importanti ed imponenti tombe che vanno dal I al II secolo d.C. Oggi i monumenti sono nuovamente fruibili e i visitatori possono ammirare tre tra i sepolcri meglio conservati della Roma antica. Sono Tombe di rara bellezza e soprattutto sono giunte a noi in ottimo stato di conservazione. Appartenevano alle nobili gentes dei Valeri, dei Corneli (sepolcro Barberini). E del collegio funeratizio dei Pancrazi. Pregiati sono gli stucchi che decorano le volte dei sepolcri, oggi completamente restaurati dopo anni di intenso lavoro. Nell’area sono presenti altre tombe che, com’era consuetudine, sorgevano sulle vie al di fuori delle mura urbane. Dietro il sepolcro dei Pancrazi sono visibili i resti di una grande villa realizzata alla fine del I secolo d.C. ed abitata sino agli inizi del IV secolo quando Demetriade, discendente della famiglia degli Anicii, fece erigere una basilica dedicata a S. Stefano Protomartire, meta di pellegrinaggi ancora sino al XIII secolo. Con un permesso speciale potremo visitare questo luogo tra i più affascinanti di Roma. Biglietto 4 euro + 10 euro la visita guidata. Durata della visita 2 ore circa.
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Domenica 16/9 ore 10.30. Il Circo Massimo. Sport e divertimento nel mondo antico. I Nuovi scavi archeologici

9/10/2018

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Prenotazione obbligatoria al 338 3434358
​Lungo 600 mt. e largo 120 mt il Circo Massimo è la più grande struttura per spettacoli costruita dall’uomo. Il circo sorge su un’area pianeggiante che già esisteva tra l’Aventino e il Palatino, ed era lambita da un’immensa palude.  Testimonianze di giochi e utilizzo dell’area le abbiamo fin dall’epoca Regia. Sembra sia da collocare qui il famoso Ratto delle Sabine, rapimento avvenuto nel giorno della celebrazione della festa del dio Consus. Con la bonifica dell’area sorgono le prime istallazioni in legno ad opera di Tarquinio Prisco. Nel tempo vennero costruite le carceres da dove partivano i cavalli e le strutture in muratura. Fu Giulio Cesare a porre i primi sedili in muratura. Per decorare la spina, la parte centrale, Augusto fece portare dall’Egitto un obelisco dell’epoca di Ramses II. Un altro obelisco fu collocato dall’imperatore Costanzo II. Le corse dei cavalli da sempre hanno appassionato i Romani. Erano 4 le squadre in gare, distinte da 4 colori. All’esterno si aprivano botteghe e tutto intorno l’area era occupata da case e magazzini spesso fatiscenti. Da qui partì il famoso incendio che nel 64 d.C. distrusse quasi tutta Roma. Nella parte sud oggi si può visitare la Torre della Moletta appartenuta nel medioevo ai Frangipane e i nuovi scavi. Luogo ancora oggi carico di fascino e amato dai Romani. Visiteremo le gallerie che un tempo conducevano alle gradinate della cavea (i senatori al piano terra e la plebe al piano superiore). Nelle gallerie, che si potranno percorrere per un tratto di circa 100 metri ciascuna, si potranno osservare anche i resti delle latrine antiche. Si proseguirà sulla strada basolata esterna ritrovata durante gli scavi, in cui spicca una grande vasca-abbeveratoio in lastre di travertino. Qui è possibile visitare anche alcune stanze che venivano utilizzate come botteghe (tabernae) per soddisfare le necessità del numeroso pubblico dei giochi: locande, negozi per la vendita di generi alimentari, magazzini, lupanari, lavanderie, ma anche uffici di cambiavalute  necessari per  assecondare il giro di scommesse sulle corse dei cavalli.
Nella zona centrale dell’emiciclo sono visibili le basi dell’Arco di Tito, uno dei più grandi archi trionfali di Roma Biglietto 4 euro + 10 euro la visita guidata. Durata della visita 1,30 -2 ore. Ingresso gratuito per i possessori di Mic.
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Domenica 9 settembre ore 15.30. Caravaggio: il tormento del genio.

9/3/2018

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Prenotazione obbligatoria al 338 3434358
"...misesi in letto con febbre maligna e senza aiuto umano tra pochi giorni morì malamente come appunto male aveva vivuto" Così, con poche parole astiose, Giovanni Baglione riporta la fine di uno di più grandi pittori che la storia della pittura ci abbia lasciato. Luce e ombra, vita e morte, miseria e grandezza senza pari : questo fu Michelangelo Merisi da Caravaggio. maledetto? possibile. Modernissimo e rivoluzionario? sicuramente. un genio assoluto? senza alcun dubbio. Nelle Chiese di San Luigi dei Francesi e Sant'Agostino si trovano 4 tra le tele più affascinanti del nostro pittore; il ciclo di San Matteo e la Madonna dei Pellegrini. La visita ripercorrerà la vita di Caravaggio attraverso la lettura delle opere e del tempo in cui lo stesso visse. Ingresso gratuito.+ 10 euro la visita guidata. Durata della visita 2 ore
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Visita guidata all'ARA PACIS AUGUSTAE. Domenica 2 settembre ore 10.30

8/2/2018

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​PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA AL 338 3434358
Il 4 luglio del 13 a.C. Ottaviano Augusto è ormai il padrone indiscusso di Roma. Nella sua persona si concentrano poteri e prestigio tanto importanti e illustri da poterlo considerate, anche se non ufficialmente, il primo imperatore di Roma. Per affermare davanti al mondo la nuova rinascita e la nuova pace del mondo Romano portata dal nuovo governo, Augusto dedica un’ara che poi verrà inaugurata il 30 gennaio del 9 a.C. dal Senato.  Il luogo prescelto è il Campo Marzio. Oggi l’Ara è situata accanto al Mausoleo di Augusto, la tomba dinastica destinata ad ospitare la tomba dell’Imperatore e della famiglia Giulio-Claudia. Nel corso della tarda antichità e nel Medioevo fu usata come cava di marmo. Solo agli inizi del ‘900 furono intrapresi scavi regolari per il recupero ed il restauro del monumento. L’ara, interamente in marmo, è l’autocelebrazione di Augusto e della sua famiglia come diretti discendenti da Enea e da dalla dea Venere. È la sintesi dell’arte greca classica, ellenistica e prettamente romana, in un programma di ritorno alla maestosità dell’arte del passato, celebrativa ma al contempo modernissima. Un luogo di grande fascino. Dove l’avventura dell’Impero ebbe inizio. Biglietto gratuito per la prima domenica del mese +10 euro la visita guidata. Durata della visita 1 ora e mezzo
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Museo e Terme di Diocleziano domenica 27/5 ore 10.30

5/22/2018

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PRENOTAZIONE TELEFONICA OBBLIGATORIA AL 3383434358
Vi accompagnerà la dott.ssa Irene Salvatori, archeologa
Le Terme di Diocleziano sono il più grande complesso termale dell'antica Roma. Iniziate dall'imperatore nel 298 d.C. furono aperte al pubblico nel 306 d.C. Oggi il sito archeologico è fruibile in tutta la sua interezza. Nel corso del tempole terme subirono il destino della grandissima parte dei monumenti romani, utilizzate nei secoli come cava di materiali edili anche di pregio da riutilizzare per altre costruzioni, mentre le aule venivano adibite a vari usi privati . Il riuso degli ambienti interessò soprattutto il corpo centrale delle Terme (calidarium, tepidarium e natatio) nel quale venne costruita da Michelangelo la Basilica di Santa Maria degli Angeli. Il museo ospita un'importantissima collezione epigrafica con iscrizioni provenienti da Roma e dal mondo romano (alcune molto divertenti per la loro immediatezza e semplicità) e una sezione pregevole di reperti di scavo di necropoli protostoriche di Roma e del Lazio. Un sito imperdibile per la vastità e varietà degli aspetti storici , culturali e sociali di cui esso è testimone e custode
Ingresso 7 euro + 10 la visita guidata
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    Chi siamo

    L'Associazione Culturale Storicum, nasce nel 1998 da un gruppo di archeologi e storici dell'arte sotto la guida della dott.ssa Irene Salvatori al fine di promuovere, valorizzare e far conoscere i siti più conosciuti e i meno noti di Roma e del suo territorio. La Storicum propone itinerari culturali, visite guidate e corsi, alla ricerca della bellezza e del fascino che da sempre la città offre al visitatore. Per accedere ai nostri servizi gli interessati verranno forniti di una tessera associativa (gratuita) che dovranno sempre portare con sé nelle uscite culturali o negli eventi dell'associazione.

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